Tutte le attività imprenditoriali hanno come scopo centrale la creazione e la distribuzione del valore, cioè il beneficio che trasmettono ai propri clienti attraverso i prodotti e/o servizi che realizzano e propongono.
Questo valore si crea e si porta ai clienti attraverso il business model (modello di business, in italiano).
Vediamone la natura e le caratteristiche, cercando anche di comprendere quando e perché può essere utile o addirittura essenziale cambiarlo e come mettere in atto in modo efficace tale cambiamento.
II modello di business è appunto un modello che descrive quell’insieme di attività organizzative e strategiche che consentono a un’azienda di creare valore e distribuirlo nel modo migliore e più efficace ai propri clienti, acquisendo un vantaggio competitivo.
Il suo scopo è dunque quello, fornendo una sintesi delle decisioni operative di un’azienda all’interno di una strategia coerente, di creare del valore.
Il miglior punto di partenza per la realizzazione di un modello di business aziendale vincente è quello di rispondere a cinque semplici domande elaborate dal padre del management moderno, l’economista e saggista americano Peter Drucker e cioè:
Porsi innanzitutto questi interrogativi e rispondere ai medesimi consente di gettare le basi per la realizzazione del miglior modello di business per la propria azienda.
Gettate le basi, si può procedere con la costruzione vera e propria del modello di business sviluppando gli elementi essenziali del medesimo, che sono i seguenti:
Il costo del prodotto o servizio proposto dall’azienda, che deve essere calcolato con precisione per avere la certezza di poter generare dei profitti al giusto prezzo di mercato.
Le aziende, a prescindere dal loro modello di business sono coinvolte nelle dinamiche socio economiche che le circondano e che possono variare anche repentinamente.
Il mondo contemporaneo vede uno scenario socio economico molto complesso, alle prese con inedite emergenze sanitarie, profondi cambiamenti geopolitici e una sempre più veloce trasformazione digitale.
In uno scenario del genere, il mutamento dei mercati e delle abitudini dei consumatori e dei lavoratori è dettato da continue turbolenze. Da ciò nasce l’esigenza di un monitoraggio e aggiornamento costante del modello di business aziendale.
Le aziende di successo che rivedono il proprio modello sulla base dei cambiamenti, non solo riescono a mantenere il loro vantaggio competitivo, ma addirittura ad anticipare le tendenze di mercato.
A prescindere dalle molteplici variabili in campo, si possono comunque identificare tre motivi principali da cui può nascere l’esigenza di cambiare il modello di business di un’azienda:
Monitorare questi aspetti e rivedere il proprio modello con prontezza consente di superare le difficoltà e offre l’opportunità di innovare con successo.
Nel momento in cui si rende necessario un cambiamento del modello di business, il metodo migliore per crearlo è quello di realizzare una vera e propria scomposizione del modello presente, in modo da poter ripensare separatamente i seguenti punti:
Per scomporre il modello di business nei punti suddetti è possibile utilizzare un Business Model Canvas, strumento strategico di business design creato nei primi anni duemila dal teorico svizzero Alexander Osterwalder.
Grazie all’utilizzo del linguaggio visuale, il canvas di Osterwalder costituisce un framework che consente di sviluppare modelli innovativi e di alto valore.
Il business model canvas mappa i vari blocchi della scomposizione del modello di business in uno schema strutturato, sulla base del quale è possibile discutere e ricreare i vari punti in maniera efficace.
La scomposizione del modello di business con l’utilizzo di un business model canvas è uno degli elementi che fanno parte del Metodo Awan®, attività di consulenza di business di ampio respiro in grado di superare l’approccio tradizionale e che è particolarmente adatta per le aziende che necessitano di un cambiamento del loro modello.
Il metodo consente infatti di ripensare i vari punti del modello di business esistente come se l’impresa dovesse essere creata da zero, ed è articolato in quattro workshop generativi secondo le regole del coaching applicate alla formazione, con l’utilizzo di metodologie adottate dalle startup.
Il percorso innesca un processo evolutivo che ha l’obiettivo di disegnare l’impresa digitale del futuro, mantenendo però evidente il riferimento all’esperienza imprenditoriale storica.
La potenza del metodo sta proprio in questo punto, poiché consente di unire metodologie create per generare nuove aziende di successo con un approccio basato sulla consulenza finalizzata alla riorganizzazione evolutiva.